NAPOLI TEATRO FESTIVAL - CALA IL SIPARIO SULLA RASSEGNA DIRETTA DA DRAGONE CON OLTRE 30MILA SPETTATORI
La IX edizione di Napoli Teatro Festival Italia 2016 è giunta alla conclusione. Cala il sipario. Ora vive nella memoria delle migliaia di spettatori anche stranieri, organizzatori, centinaia di giovani dello staff di accoglienza del pubblico, attori, registi, ballerini, musicisti, tecnici. Evento organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, ente in house della Regione Campania, da quest’ultima finanziata con risorse proprie e della Comunità Europea.
Un mese di prosa, danza, musica, dal 15 giugno al 15 luglio, con spettacoli a Napoli e in alcune località della Campania. Prima edizione con la direzione artistica, originale e di qualità professionale, di Franco Dragone. Il successo è scaturito, quest’anno, dalla scelta di aver ospitato tante compagnie provenienti da Africa, America, Asia, Europa, da 14 Paesi: Belgio, Bolivia, Canada, Cile, Francia, Giappone, Grecia, Iran, Italia, Russia, Siria, Stati Uniti, Sudafrica, Svizzera. Festival che ha esaltato il ruolo di Napoli e della Campania, città e Regione, luoghi di incontri, ospitalità, contatti culturali per antica tradizione.
57 spettacoli con grandi nomi della scena nazionale e internazionale. 21 le compagnie straniere, 9 quelle italiane e 16 quelle campane per 176 alzate di sipario (128 a Napoli e 48 in Regione), alle quali hanno preso parte 33.000 spettatori di cui 24.000 a Napoli e 9.000 in Campania. Spettacoli non solo nei 16 teatri di Napoli e della Regione ma anche nelle strutture monumentali del complesso del Museo Diocesano a largo DonnaRegina, al Museo Madre, Villa Pignatelli, Bacino Borbonico al Molosiglio, Parco Archeologico Pausilypon e l’Arena Flegrea a Napoli ed ancora l’Auditorium nel centro Antico di Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino), Villa Rufolo a Ravello, Villa D’Ayala a Valva , il Castello dell’Abate a Castellabate (Salerno).
Il Festival ha utilizzato hotel e strutture ricettive per circa 2.500 pernottamenti, per artisti, tecnici e stampa. Ha interessato 156 testate giornalistiche, tra periodici, quotidiani, agenzie di stampa, tv e web, accreditando 180 giornalisti ed ospitando 37 critici nazionali ed internazionali. 340 le unità lavorative impiegate (tra dipendenti della Fondazione, personale di sala, personale di biglietteria, tecnici, facchini, autisti). 736 i lavoratori dello spettacolo di cui 491 unità di personale artistico e 245 di personale tecnico/organizzativo. Bilancio molto positivo che fa ben sperare in una prossima edizione con Dragone alla direzione artistica.
Teatro al Museo ha un’alta valenza culturale. Il museo è scrigno di storia antica come il teatro racconta la vita drammatica, gioiosa, culturale, dell’umanità dalle sue origini. Questa edizione è stata promotrice di conoscenza delle amene, antiche, ricche di arte di tante città della Regione. La cultura promuove turismo che a sua volta crea occupazione.
Folta presenza di stranieri in sublimi spettacoli: Carmen suite, FlexN, La Grenouille avait raison, Pinocchio, Peccato che fosse puttana, Mentre aspettavo. Poetica la rassegna di Una favola di Campania. Solo due/ tre gli spettacoli da dimenticare per la loro mediocrità.
Forse, gli appuntamenti a teatro vanno distribuiti anche nelle mattinate per evitare di vederli assemblati a poca distanza di orario, ore 19, 21, 23, per una maggiore fruizione. Oltre alla professionalità di Dragone, è emersa quella dell’ufficio stampa e dei giovani, addetti ad accogliere il pubblico in sala, dotati di sorrisi, attenta gentile disponibilità. 

Italo Pignatelli  -  Il Mondodisuk

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