Linvito è all'abbattimento dei muri, a superare i confini, fisici, geografici, di colore, di religione. La provocazione viene dai Motus Teatro, che ritornano a Napoli dopo qualche anno con l'ultimo lavoro «MDLSX», Middlesex, scritto da Daniela Nicolò che lo dirige con Enrico Casagrande, in scena a Napoli da stasera al 6 dicembre alla Galleria Toledo.
Ne è protagonista la loro attrice cult Silvia Calderoni, che fa del corpo uno strumento, una voce, unita alle parole, alle musiche, alle proiezioni, in un ensemble tipico del gruppo.
Premiato al Santarcangelo Festival 2015, lo spettacolo è centrato sulla sessualità e sulle possibilità del gender, e parte da un pretesto. «Ho voluto creare una narrazione spiega lautrice per portare avanti il nostro discorso sulla diversità, sul genere e sul cambiamento».
La regia mischia realtà e finzione, a cominciare dall'interprete e dalla sua natura ambigua, espressa attraverso video privati, film biografici.
È la storia di un dj transche decide di diventare uomo, poi invece vuole diventare tutto, superando qualunque confine. Libertà, scelta, cambiamento, dunque i temi che si aggiungono a quello che si coglie immediatamente quale la diversità.
«Silvia ha già interpretato personaggi ambigui come Antigone e Ariel, della terra di mezzo, come dire, per poi andare oltre».
La performer Calderoni gioca con il suo corpo, spesso nudo, e da buon dj, il protagonista Cal si muove sulle musiche pop degli Anni Ottanta e Novanta, tra citazioni di romanzi e opere filosofiche, brani di Pasolini, Deleuze, Huxley.
Si è mai scandalizzato il pubblico?
«No, anzi a dire il vero, il successo è andato anche oltre le nostre aspettative», commenta la Nicolò: «Abbiamo in programma una ricca tournée. In Slovenia l'abbiamo rappresentato per i licei. In fondo è uno spettacolo poetico, delicato, dalla natura gioiosa, quindi tocca chiunque, di qualunque età. E a noi interessa molto preparare i giovani a questo discorso, a proporre la nostra ricerca sul divenire. L'Italia non vuole mettersi al passo. In Australia, indicano con la lettera X il terzo sesso sui passaporti, per esempio, e in molte nazioni sono stati fatti grandi progressi. Questo è un progetto che continuerà: la nostra esplorazione sui confini si catalizzerà nel 2017 in "Blackdrama", un musical tragico».
L'evento teatrale è accompagnato da altri appuntamenti con la compagnia. Mercoledì sarà all'Università degli studi di Napoli Suor Orsola Benincasa alle 12,30, per un seminario al quale parteciperanno anche Laura Angiulli e Gennaro Carillo. Giovedì, alle 1,invece, all' Ex Asilo Filangieri Occupato, Motus incontra la città. Modera Francesca Saturnino.
Angela Matassa - Il Mattino