«Il valore non basta ,per sfondare occorre qualcosa in più», dice Andrea Bacchetti, ex enfant prodige della tastiera, volto noto al grande pubblico grazie a Chiambretti che lo ha chiamato al suo fianco nel suo «Supermarket» tv.
«Ho accettato di fare il buffone, ma per cinquanta secondi ho anche potuto esibirmi live, far ascoltare la musica in tv», dice il pianista genovese chiamato ad inaugurare (oggi alle 20.30 al Museo Diocesano) l'Autunno Musicale della Nuova Orchestra Scarlatti.
Dopo una prima parte come solista in pagine di Liszte Chopin, si esibirà in duo con il clarinettista Gaetano Russo nella Prèmiere rhapsodie di Debussy. Poi, con lorchestra, proporrà due capolavori di Bach: i Concerti per pianoforte e archi BWV 1056 e 1058. Brani che Bacchetti ha registrato con l'Orchestra della Rai in un album che contiene tutti e sei i concerti di Bach che sarà nei negozi per Sony dalla prossima settimana. «Una semplice coincidenza», dice il pianista che si esibirà anche in veste di concertatore dell'orchestra. «Si tratta di definire il fraseggio, per la tastiera è un impegno notevole, pieno di virtuosismi barocchi ai quali fanno eco gli archi», spiega l'artista che sta per partire per Cuba dove accompagnerà Uto Ughi in un concerto in occasione della giornata della cultura italiana nel mondo.
«Anche se in Italia la cultura è sempre la Cenerentola», nota Bacchetti che a dodici anni fu scoperto da Berio a Salisburgo e che rivendica la propria professionalità.
«Mi sono divertito in tv credo che anche il pubblico si sia divertito durante lo show, io ci sono arrivato per caso. Spero però che la mia presenza sia servita ad accendere l'attenzione sulla musica».
d.l. - Il Mattino