AL PALAPARTENOPE: SESSO, NUDI E TRANS: IL CIRCO DE LOS HORRORES VIETATO AI MINORI
Il regista Suso Silva lo definisce «un cabaret selvaggio, tra sesso e horror, nani e trans, circo, canzoni e danza, uno show piacevolmente spaventoso».
È il nuovo capitolo del Circo de Los Horrores, mega produzione spagnola che dopo il successo della scorsa stagione (60 mila spettatori in due mesi), arriva sul palco del Palapartenope, dal 17 al 20 dicembre, con «Cabaret maledetto», terzo episodio della triade orrorifica.
Manca il secondo capitolo, «Manicomio», che arriverà a Napoli probabilmente nella stagione 2016/2017. Rispetto allo spettacolo visto12 mesi fa, cambia anche la proposta artistica, con uno spettacolo che va in scena sul palcoscenico e non più in pista circense, e uno show che apre alla musica, alla danza, al cabaret spinto e che per i suoi contenuti è vietato ai minori di 18 anni. «Puntiamo a 20 mila spettatori spiega il produttore Rafael Gonzales abbiamo venduto 3 mila biglietti in pochissimo tempo. Napoli è una piazza che ci ama e pur di venire qui abbiamo interrotto per una settimana le repliche a Madrid. Promettiamo un ritorno in primavera».
Dopo il trionfo internazionale del «Circo de los Horrores» e di «Manicomio», con oltre tre milioni e mezzo di spettatori, il regista Suso Silva, ha ambientato questo nuovo show in una decrepita cattedrale gotica trasformata in cabaret, la dimora del terribile Lucifero, il divoratore di anime.
«Cabaret Maledetto è un luogo senza regole, senza divieti, né tabù, nel quale tutti i protagonisti hanno venduto l'anima al diavolo e dove trovano sfogo gli istinti più beceri dellessere umano. È il cabaret dei sensi», aggiunge Silva che dopo essere stato Nosferatu nel precedente show, ora si trasforma in Belzebù.
Ci sono pagliacci travestiti, nani viziosi, depravate madame senza veli che esibiscono corpi nudi, anche se sulla pelle ci sono bruciature, grandi tagli o ascessi di cisti virulente.
E poi demoni, diavolesse, dark, trasformisti, contorsioniste acquatiche che si esibiscono in un calice colmo di acqua rossa come sangue; torvi pattinatori che girano a grandissima velocità, mangiafuoco e sputafuoco.
«Grotteschi personaggi che interagiranno con il pubblico prosegue Silva perché non perdiamo certo la nostra caratteristica principale di entrare in contatto con la gente».
Il patron del Palapartenope, Rino Manna, apre ad una collaborazione più ampia: «Saremmo felici di essere la casa degli show del Circo di Los Horrores, anche perché sto trasformando la nostra struttura in una sorta di gran teatro da 3500 posti così da poter ospitare non solo concerti, ma anche grossi eventi teatrali e musical».
La chiusura è dell'assessore alla Cultura del Comune, Nino Daniele: «Questo show arricchisce l'offerta per il periodo natalizio, sia per i napoletani che per i turisti, è una superproduzione e siamo orgogliosi che oggi Napoli sia il principale riferimento italiano».
Stefano Prestisimone - Il Mattino