«Un commediante fa cose divertenti; un buon commediante fa divertenti le cose», diceva Buster Keaton.
E Alessandro Siani, Maurizio Aiello e Maria Bolignano l'hanno preso alla lettera.
Da un'idea del primo è nata «Tutto per uno, uno per Titty», che la Bolignano ha scritto e adattato alla propria prorompente simpatia e che arriva al teatro Cilea da giovedì a domenica.
Si trattava, a questo punto, di trovare il partner maschile. E Siani ha scelto un volto noto della fiction italiana, Maurizio Aiello: «Ci siamo conosciuti sul set di "Natale in crociera" di Neri Parenti. Abbiamo condiviso il mare per due settimane. Lui ora fa anche il produttore, vorrebbe che entrassi nel suo giro e la cosa mi gratifica non poco. Insomma, eccomi qua».
Così racconta Maurizio, che già a 22 anni fu l'Attor giovane nei «Sei personaggi in cerca d'autore» di Pirandello diretto da Zeffirelli, ma che si è affermato soprattutto in tv prima interpretando Alberto Palladini nella soap di Raitre «Un posto al sole», e poi in tante serie popolari come «La Piovra 7», «Il maresciallo Rocca», «Sospetti», «Amanti e segreti 2». A teatro è tornato ogni tanto, come in «Astice al veleno», al fianco di Vincenzo Salemme.
Quanto alla Bolignano, Aiello dice: «È un animale da palcoscenico, viene dal cabaret, bisogna tenerla a bada».
Maria conferma: «È un bel complimento. In realtà è vero: io in palcoscenico mi sento a casa mia». Ora è anche in veste di autrice: «È la mia prima commedia, anche se ho già scritto uno spettacolo di cabaret burlesque, una sitcom e ho collaborato a "Fatti unici". Stavolta Alessandro Siani mi ha chiamato per darmi l'idea di un testo su una quarantenne molto sui generis che non riesce a trovare lanima gemella. Così è nata "Tutto per uno, uno per Titty"».
In scena, con la Bolignano e Aiello, ci sono Marco Critelli e Giusy Cervizi. La regia è di Gianluca Ansanelli.
«La trama è ironica, leggera», spiega l'attore, «la storia è quella di una donna ormai quarantenne, che cerca lamore ma non lo trova. La situazione cambia quando divento suo vicino di casa. Lei si invaghisce di me, nonostante un mio piccolo difetto: il rapporto morboso con mia madre, cui dà soltanto la voce Nunzia Schiano. Maria dà incarico a un'amica di scoprire le mie passioni, i miei interessi. Pur di sedurmi, si caccia in situazioni che, puntualmente, si ritorcono contro di lei. Viene a sapere che io cerco una badante per mia madre e si trasforma in badante ucraina; do lezioni di tango in una scuola di ballo e lei diventa allieva gettandosi in un'appassionata danza tra le mie braccia. Scopre che faccio jogging e si fa trovare nel parco ansimante e vogliosa. Do una festa in stile burlesque e si traveste per l'occasione. Fino al colpo di scena finale».
E Maria: «Diciamolo pure, in realtà gli faccio stalking».
Ma, alla fine, Aiello e Bolignano, è meglio il teatro o la televisione?
«Il teatro è un'altra cosa: avendo il pubblico davanti a te, ogni sera, capisci subito se quel che stai facendo funziona oppure no».
Morale della favola: «La tv ti dà i soldi. Il teatro lo fai per passione». E lei: «La tv? Va bene. Ma io morirei sulle tavole di un palcoscenico. Come Molière».
Luciano Giannini - Il Mattino