Dalla rilettura della sceneggiata alluniverso di Fassbinder, passando per Eduardo.
Per Antonio Latella è sempre e solo teatro, esplorando territori drammaturgici distanti tra loro plasmati secondo la sua sensibilità.
L'ultima fatica del regista di Castellammare di Stabia è «Ti regalo la mia morte, Veronika», da stasera al Bellini, ispirato all'opera cinematografica di Rainer Werner Fassbinder e attraverso il quale Latella prosegue l'analisi dell'universo femminile con uno spettacolo che rilegge i miti del cinema partendo dal film «Veronika Voss», protagonista Monica Piseddu, candidata all' Ubu 2015, già Concetta in «Natale in casa Cupiello».
«Un bel passo, due cose totalmente diverse e quindi una sfida elettrizzante», commenta lattrice, «ma io non interpreto la Veronika del film perché Latella vuole piuttosto scandagliare l'universo da incubo della malattia, della dipendenza da droghe che segnò il destino della Voss, diva sul viale del tramonto vittima della morfina e di medici senza scrupoli. Durante lo spettacolo incontreremo alcune tra le figure femminili protagoniste del cinema di Fassbinder, donne che costituiscono idealmente un'unica
opera. Il lavoro è incentrato proprio sul come far convivere la donna del film con l'uomo Fassbinder»
Stefano Prestisimone Il Mattino