Torna al Teatro Bellini una straordinaria Drusilla Foer con Venere Nemica. Ispirato alla favola di Apuleio ''Amore e Psiche'', Venere Nemica rilegge il Mito in modo divertente e commovente a un tempo, in bilico tra tragedia e commedia, declinando i grandi temi del Classico nella contemporaneità: la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna nei confronti dei figli, il conflitto secolare fra uomini e Dei.
Venere, la dea immortale, quindi tuttora esistente, vive lontano dall'Olimpo e dai suoi odiati parenti. Dopo aver girovagato per secoli, abita attualmente a Parigi fra i mortali. Non essendo gli Dei più creduti, la dea della bellezza e dell'amore finalmente può permettersi di vivere nell'imperfezione dellumano esistere.
''Immaginate la mia gioia! Una dea condannata a vivere nell'eterna umidità del mare, scoprire lesistenza della messa in piega''. Ricordando in un flashback comico e tragico, la vicenda di Amore, il figlio ingrato e disobbediente, e Psiche, sulla quale proietta da suocera nemica - tutto il suo rancore di Dea frustrata e insoddisfatta, Venere si vendica ''sulla straordinaria mortale, creduta venere in terra''.
Deus ex-machina crudele e spietata, Venere ricorda l'unica occasione in cui ha provato un sentimento di amore curando il figlio che fuggito dall'amata Psiche, torna da sua madre, dea e padrona, per farsi lenire le ferite di un amore ingannato.