Altri dettagli dell'evento:
Senet, il cui titolo fa riferimento al nome di un antichissimo
gioco da tavolo egiziano, indicato come un antenato del backgammon, è
uno dei due lavori nati nell'ambito della cattività artistica del
progetto Zona Rossa, che ha abitato il Bellini da dicembre 2020
a marzo 2021. È, dunque, una scrittura nata sulla scena nel senso vero
del termine, creata dormendo a dieci metri dal palco in una situazione
in cui "la carne e il legno non sono mai state più vicini di così." come
ricorda Pier Lorenzo Pisano, che aggiunge «Senet si basa su
una percezione del fuori distorta. Sullidea che una parola, detta su un
palco col buio attorno, possa creare un mondo. "Cosa cè fuori? È una
domanda che ci poniamo tantissime volte nel corso di una giornata. Il
fuori è un qualcosa di multiforme, in constante definizione, nel bene e
nel male. È una sorpresa, è una festa. Certe volte però, magari da
piccoli, abbiamo limpressione che quello che cè fuori, che tutto il
resto del mondo, dipenda da noi. Magari destate in un parco, magari al
mare, ci sentiamo tristi, e subito le nuvole davanti a noi si
inspessiscono e si rabbuiano. Magari abbiamo voglia di correre e urlare,
e il vento comincia a soffiare e a spingerci. È il mondo che si adegua a
noi, e non il contrario. E magari una sera, in una casa, due donne
cominciano ad interrogarsi su quello che cè fuori. E le loro parole, di
paura, di gioia, di dolore, cominciano a creare il mondo, come quando
eravamo bambini». Uno spettacolo onirico e intenso, che dopo il debutto
nell'ambito del Campania Teatro Festival 2021, va finalmente in scena
nel luogo in cui è stato concepito.