
Eleonora Amato violino
Stefano Innamorati pianoforte
Musiche di Robert Schumann E Giuseppe Martucci.
Schumann e Martucci: romantici a confronto
Per molti compositori romantici lo stile della musica da camera non fu particolarmente congeniale, forse perché da una parte era privo di quellespressività intima e personale tipica del pezzo per pianoforte o del lied, e dallaltra perché non possedeva la vivacità di colori e il suono imponente della musica orchestrale. Non sorprende, quindi, che compositori considerati romantici per eccellenza, come Hector Berlioz, Franz Liszt e Richard Wagner, non abbiano scritto musica da camera e che invece i migliori lavori dellOttocento in questo campo siano stati propri di quei compositori che avevano più affinità con la tradizione classica. Uno di questi è sicuramente Robert Schumann, il quale considerò la musica da camera la più pura e la più severa sotto il profilo formale, anche se in questo genere musicale lacceso spirito romantico schumanniano non perde quella freschezza e naturalezza dinventiva e quella Sehnsucht tra passione e malinconia che è il tratto fondamentale della sua personalità compositiva. Nelle sue pagine cameristiche si avverte con indubbia chiarezza quel tipico modo di comporre fatto di slanci ardenti e di improvvisi ripiegamenti, di impeti e di tenerezze, di introspezioni psicologiche e di sogni fantastici venati di poesia romantica. Nato nel 1856, anno della morte di Schumann, Giuseppe Martucci rappresenta una figura dalla duplice importanza storica ed artistica: in unItalia dominata dal melodramma, infatti, egli fu uno dei pochi a dedicarsi sistematicamente alla musica strumentale, contribuendo in modo determinante ad avvicinare lItalia alle più innovative esperienze artistiche doltralpe. Allievo di Beniamino Cesi (pupillo di Sigismund Thalberg e padre della Scuola Pianistica Napoletana), Martucci si adoperò in Italia per diffondere la conoscenza dei sinfonisti tedeschi e di Wagner, e per far rinascere la civiltà strumentale attraverso una poliedrica attività di pianista, compositore, didatta, direttore dorchestra e organizzatore musicale. Purtroppo per molti anni la sua figura è stata associata allidea del precursore, del pioniere, addirittura a quella dellemulo o dellepigono, spingendo molti critici a sottolinearne la dipendenza da Schumann, Brahms o Wagner, e cogliendo solo di rado le tante peculiarità di una poliedrica personalità compositiva, come lautentica ispirazione melodica o loriginalità della scrittura pianistica. Nella notevole produzione sinfonica, cameristica e pianistica di Martucci si mostra chiaramente lessenza della sua musica: non solo lopera di un restauratore della musica strumentale in Italia ma soprattutto lespressione individuale di un musicista che dimostra ampiamente non solo la propria originalità, ma anche la propria libertà dai condizionamenti esterni, riuscendo a coniugare la grande tradizione tedesca dellOttocento con uno stile brillante e con una straordinaria vena lirica tutta meridionale ereditata dalla Scuola Napoletana del Settecento.
PROGRAMMA
Robert Schumann (1810-1856)
Tre Romanze per violino e pianoforte Op. 94 1. Nicht schnell (Non veloce) 2. Einfach, innig (Semplice, intimo)3. Nicht schnell (Non veloce)
Sonata per violino e pianoforte n. 1 in la minore Op. 105 Mit leidenschaftlichem Ausdruck Allegretto - Lebhaft (Vivace)
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Giuseppe Martucci (1856-1909)
Tre pezzi per violino e pianoforte Op. 67 1. Andantino con moto 2. Allegretto 3. Allegro passionato
Sonata per violino e pianoforte in sol minore Op. 22 Allegro passionato - Andante con moto - Allegro molto
ELEONORA AMATO
Nata a Napoli, inizia da bambina lo studio del violino diplomandosi con il massimo dei voti presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli sotto la guida di Franco Ciavarella. Ha proseguito gli studi con Manuel Meo e Aldo Matassa, per poi perfezionarsi presso lOrchestra Giovanile Italiana di Fiesole con Pavel Vernikov, Svetlana Makarova, Felice Cusano, e presso lAccademia del Teatro San Carlo di Napoli con Cecilia Laca e Gabriele Pieranunzi. Successivamente ha studiato a Berlino con Sachiko Häring e Dietmar Häring e, attualmente, frequenta i corsi di perfezionamento tenuti da Stefano Pagliani. Ha seguito, inoltre, i corsi di musica da camera tenuti dal Mogerstern Trio e quelli presso la Scuola di Musica di Fiesole (Antonello Farulli, Renato Rivolta e Giuliano Carmignola). Vincitrice di numerosi concorsi nazionali e audizioni, ha collaborato per due anni con lOrchestra Giovanile Italiana sotto la direzione di musicisti quali Andrea Battistoni, Mario Brunello, Giuliano Carmignola, Ascher Fisch, John Axelrod e Dennis Russell Davies. Dopo aver vinto una borsa di studio per un tirocinio semestrale con i Berliner Symphoniker, ha collaborato per due anni con la prestigiosa orchestra tedesca. È stata inoltre finalista alle audizioni per lOrchestra Giovanile Luigi Cherubini con la quale si è esibita in Italia e allestero sotto la direzione di Riccardo Muti, Donato Renzetti e artisti di fama internazionale. Ha collaborato, inoltre, con lOrchestra da Camera di Napoli, la Nuova Orchestra Scarlatti, lOrchestra Regionale della Toscana, lOrchestra Filarmonica della Calabria, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Lirico di Cagliari e Kammerorchester Berlin. Oltre allattività concertistica in qualità di professore dorchestra, si esibisce come solista ed in formazioni cameristiche.
STEFANO INNAMORATI
napoletano, si è diplomato prima in Pianoforte e poi in Clavicembalo col massimo dei voti al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, dove ha infine conseguito con il massimo dei voti e la lode il Diploma Accademico di II Livello in Discipline Musicali Pianoforte sotto la guida di Massimo Bertucci. Si è laureato con lode in Lettere classiche con una tesi in Storia della Musica presso lUniversità degli Studi di Napoli Federico II, dove ha conseguito anche la specializzazione allinsegnamento per lindirizzo Musica e Spettacolo. Vincitore di concorsi nazionali e internazionali come solista e in gruppo cameristico, ha proseguito gli studi di perfezionamento pianistico con Carlo Bruno, prendendo parte, inoltre, a masterclasses con Sergio Fiorentino, Jürg von Vintschger, Luigi Chiapperino, Aldo Ciccolini e Piero Rattalino. Si è esibito in Italia e allestero sia in qualità di solista che in formazioni cameristiche e orchestrali. Allattività concertistica affianca quella di ricerca nel campo musicologico e storico-musicale con numerose conferenze-concerto, pubblicazioni e collaborazioni con vari enti e associazioni musicali e universitarie; particolarmente significativa la collaborazione al volume NAPOLI 1799, a cura di R. De Simone. Ha insegnato, inoltre, Storia e tecnologia degli strumenti, nellambito del Biennio Specialistico presso il Conservatorio C. Gesualdo da Venosa di Potenza. Attualmente è docente di Pianoforte presso il Liceo Musicale Melissa Bassi di Napoli.