Qualcuno volò sul nido del cuculo è il romanzo che Ken Kesey pubblicò
nel 1962 dopo aver lavorato come volontario in un ospedale psichiatrico
californiano. Narra, attraverso gli occhi di Randle McMurphy, uno
sfacciato delinquente che si finge matto per sfuggire alla galera, la
vita dei pazienti di un manicomio statunitense e il trattamento
coercitivo che viene loro riservato. Nel 1971 Dale Wasserman ne
realizzò, per Broadway, un adattamento scenico, che costituì la base
della sceneggiatura dell'omonimo film di Milo Forman, interpretato da
Jack Nicholson e entrato di diritto nella storia del cinema. Oggi, la
drammaturgia di Wasserman torna in scena, rielaborata dallo scrittore
Maurizio de Giovanni, che, senza tradirne la forza e la sostanza
visionaria, l'avvicina a noi, cronologicamente e geograficamente. Randle
McMurphy diventa Dario Danise e la sua storia e quella dei suoi
compagni si trasferiscono nel 1982, nell'Ospedale psichiatrico di
Aversa. Alessandro Gassmann, dirigendo un cast eccezionale, da vita ad
un allestimento personalissimo, elegante, contemporaneo, il cui
risultato è uno spettacolo appassionato, commovente e divertente,
imperdibile, per la sua estetica dirompente e per la sua forte carica
emotiva e sociale.