Come racconta la stessa Mariangela Gualtieri - che ritorna in Sala Assoli dopo cinque anni - <<La meraviglia è in me sempre legata alla percezione del mistero che sta dietro le cose. E quando questa percezione avviene - raramente, purtroppo, - fa scricchiolare tutto il nostro credo nella supremazia del visibile. Tutto si fa vacillante e a quel punto per me entusiasmante. È la più grande e più bella avventura, quella a ridosso di questo vacillamento, quando la così detta realtà si crepa, si fessura, e da quella fessura si coglie per un attimo qualcosa che pare stare fuori dall'ordinario. A volte ho l'impressione che noi, senza saperlo, facciamo esperienza per uscire dallesperienza, per toccare quella soglia. E quella soglia è segnalata spesso dal tremendo o dal meraviglioso>>.Dopo una laurea in Architettura, nel 1983 Mariangela Gualteri ha fondato con il regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall'inizio ha curato la consegna orale della poesia, dedicando piena attenzione all'apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo.