Natale in Casa Cupiello
Dal 21,22,23 e 26 Dicembre 2024

REGOLAMENTO
L'ingresso all'Auditorium RAI è permesso dalle ore 19:30 alle ore 20:30.
Dopo le 20:30 l'ingresso non è garantito ma sarà a discrezione del personale di controllo della RAI, così come l'eventuale assegnazione del posto che sarà gestita unicamente dal personale di sala. 
In ogni caso, anche in caso di ritardo, il biglietto acquistato non potrà essere annullato, nè sostituito, nè rimborsato per nessun motivo.

Per poter accedere all'Auditorium è necessario esibire solo il documento dell'acquirente dei biglietti.
NON E' CONSENTITO L'INGRESSO AI MINORENNI IN NESSUNA DELLE REPLICHE.


Dal 21,22,23 e 26 Dicembre 2024 Auditorium RAI di Napoli
Auditorium RAI - Posto Numerato
Altri dettagli dell'evento:
di
EDUARDO DE FILIPPO

Regia di
VINCENZO SALEMME

Interpreti:
Vincenzo Salemme in Luca Cupiello

Antonella Cioli in Concetta
Antonio Guerriero in Tommasino
Franco Pinelli in Pasquale
Vincenzo Borrino in Nicola Percuoco
Sergio D'Auria in Vittorio Elia
Fernanda Pinto in Ninuccia
Oscarino Di Maio in Raffaele
Agostino Pannone in Luigi Pastorelli
Pina Giarmanà in Carmela
Geremia Longobardo in Il dottore
Nuvoletta Lucarelli in Olga Pastorelli
Gennaro Guazzo in Alberto
Marianna Liguori in Rita


La trama

''Natale in casa Cupiello'' andò in scena per la prima volta al Teatro Kursaal di Napoli il 25 dicembre del 1931 ed era un atto unico al quale si aggiunsero successivamente, in più fasi, altri due atti che compongono la versione ultima e definitiva conosciuta oggi. Lacommediaèinizialmenteincentratasulpranzonatalizioduranteilqualehaluogoundrammadellagelosia,vieneinu n secondo momento rimaneggiata da Eduardo che la fa iniziare due giorni prima durante i quali descrive i personaggi che compongono la famiglia, ognuno con le sue peculiarità e i l proprio mondo interiore.
La sera di Natale del 1977 la commedia registrata viene trasmessa dalla Rai diventando più di un classico del teatro televisivo, un vero e proprio rito degli italiani.

 
Note di Regia

Ho conosciuto Eduardo nel 1977. Andai a Cinecittà per provare a fare la comparsa in qualcuna delle sue commedie che stava registrando per la Rai. E lo incontrai in una pausa della lavorazione. Aveva sulle spalle lo scialle color vinaccia pallido, un camicione da notte e i mutandoni che finivano dentro i calzettoni di lana. Era il costume della commedia più bella, più amara, più divertente, più sentimentale, più intensa, più malinconica, più festosa, più struggente della storia: natale in casa Cupiello. Sono passati, da allora, ben 46anni. Nel frattempo, sono diventato attore a tempo pieno e, dopo aver avuto il privilegio di lavorare con Eduardo nei suoi ultimi due anni di palcoscenico, ho potuto continuare a frequentare il suo magnifico teatro grazie ai 12 anni nella compagnia del figlio Luca. Poi da più di 30 anni scrivo e metto in scena commedie e spettacoli scritti da me. E ho avuto anche la fortuna di lavorare nel cinema come attore, regista e sceneggiatore. Ma la voglia di tornare in quella casa degli anni '40 del secolo scorso, di sentire il freddo del dopoguerra addolcito dai preparativi del presepe, la voglia di rivedere quel prototipo di bamboccione, indimenticabile nelle sembianze di Luca De Filippo, la voglia di sentire la zampogne a fare da colonna sonora alla forza travolgente e incontrollabile delle passioni della figlia, la voglia di rivedere la potenza disperata di Concetta/Pupella, le sue lacrime di fronte al pericolo della disgregazione familiare, la voglia di abbracciare la tenera impotenza di Luca Cupiello di fronte alle promesse disilluse della vita, quella voglia non mi ha mai lasciato. Ecco perché ho deciso di mettere in scena questo capolavoro. E di farlo come io ho imparato a fare in questo mestiere. Con semplicità e amore. Amore per le mie origini, amore per Eduardo, per Luca, amore per quei Natali passati davanti alla televisione per scaldarci il cuore tra una manciata di struffoli e una giocata a tombola. E quindi, buon "Natale in casa Cupiello" a tutte e a tutti!


PROSSIMI EVENTI DISPONIBILI
dal 25 maggio al 31 dicembre 2024   Napoli
Il Sacro telo - la Sindone
Attraverso un percorso articolato, con 5 installazioni principali, si vuole proporre la riflessione sulla Passione di Gesù di Nazareth come tramandata dagli Evangelisti, dalla crocifissione alla Tomba vuota. L'unico oggetto che, ad oggi, ci rimanda ai racconti evangelici in maniera puntualmente speculare è il telo di lino che nella tradizione della pietà popolare cristiana viene venerato come la Sindone nella quale fu composto il corpo di Gesù. La Passione di Gesù ha da sempre generato grande interesse, per comprendere la misericordia di Dio. Infiniti sono gli scritti come infinite sono le raffigurazioni di Gesù e dei personaggi del suo tempo nell'arte. La Sindone, fin dalla sua comparsa in Europa, ha contribuito alla ricerca del volto di Dio da parte di ogni credente attraverso la contemplazione dei racconti evangelici della Passione.
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20 dicembre 20024   Napoli
JACK SAVORETTI TOUR 2024
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31 MARZO 2025   Napoli
LA MILONGA DEL FUTBOL
di Federico Buffa

Regia di 
Pierluigi Iorio 

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