Note di sala
Domenico Sarro (1679-1744) compie la sua formazione presso il Conservatorio di Sant'Onofrio a Capuana sotto lattenta guida di Angelo Durante, maestro, tra laltro, presso, la Cattedrale di Napoli. Come da consuetudine, il giovane musicista si esibisce nelle paranze del proprio conservatorio alle quali affida anche i suoi primi componimenti sacri e profani destinati a far conoscere il proprio talento. E con un dramma sacro, L'opera d'Amore, avviene il suo debutto nel 1702 con la commissione dellArciconfraternita della SS. Trinità dei Pellegrini. La felice accoglienza della pagina gli valse ben presto lattenzione del mercato sacro napoletano con la direzione della Cappella del Pio Monte della Misericordia e in quella di San Paolo Maggiore. Nel corso degli anni il musicista sarà arruolato dalle chiese di Santa Maria Maggiore, San Pietro a Majella, Santissimo Rosario di Palazzo, della Congregazione del Santissimo Crocefisso in S. Giovanni Maggiore e del Monastero di San Lorenzo Maggiore. Sue pagine furono commissionate, inoltre, per la Cappella di Sant'Antonio di Padova in San Lorenzo, per le chiese dei Santi Apostoli, San Biagio, San Gregorio Armeno, San Luigi di Palazzo, San Luigi dei padri minimi di San Francesco da Paola, Santa Maria Assunta dei Pignatelli, Santa Maria Porta Cli, Santi Pietro e Sebastiano, San Rocco a Chiaia, Santa Rosalia a Santa Lucia del Monte, per il Collegio di Sant'Aspreno, per il Monte di Santa Maria degli Infermi di Gesù, per i Monasteri di S. Domenico Soriano, Sant'Agostino Maggiore, S. Maria a Piedigrotta, S. Maria di Costantinopoli, per la congregazione della Morte, per il Sacro Tempio della Scorziata.
Il repertorio sacro sopravvissuto, e sparso in istituzioni europee, è testimone di quella straordinaria duttilità compositiva capace di soddisfare le committenze più disparate, la sua letteratura spazia dal più severo contrappunto allo stile più ''moderno'' senza disdegnare pagine in cui le due identità si contaminano armoniosamente. Questa prassi è comune a qualsiasi compositore del tempo che effondeva il suo sapere adeguandolo alle circostanze. Attraverso la destinazione di questi materiali è possibile identificare le scelte estetiche e ''dottrinali'' dei singoli ordini religiosi pervenendo a mappature sonore assai intriganti.
La Missa di Requiem «a 2 Canti, Alto, Tenore, Basso, 2 Violini, Viola di Alto con Organo» che si esegue è custodita presso la Österreichische Nationalbibliothek di Vienna e presenta una scrittura di notevole finezza in un procedimento osservato ma ricco di dolenti passaggi che segnano il nuovo sentire in musica. Altri testimoni della pagina sono custoditi in Polonia e nella Repubblica Ceca a testimoniare la diffusione del repertorio di Sarro ma anche l'autorevolezza della fama raggiunta al suo tempo.