
Un percorso frammentato narrato per immagini una serie di fotogrammi
interiori istantanee in bianco e nero dell'animo di una giovane donna.
I cambi del punto di vista della narrazione sono continui, frequentissimi i
salti temporali in avanti e all'indietro , un passaggio senza soluzione di
continuità dal discorso diretto all'indiretto.
E il rumore del mare che fa da collante. E le canzoni
E la voce di
Marguerite
La storia di un amore funziona da mezzo di contrasto per evidenziare una storia
familiare difficile e dolorosa fondata come è su un rapporto di odio amore tra
la giovane donna e sua madre , un rapporto esemplare per i suoi abissali
risvolti emotivi. E' la storia di un dolore , anche, della sofferenza di una
perdita.E la musica accompagna , contrasta, precede o insegue le immagini, le
parole ed i gesti. Per incontrarsi, solo nel finale, in una lenta,
cinematografica dissolvenza.L'idea della messa in scena risale al 1987 , a
pochi mesi dalla morte improvvisa e sconvolgente di Annibale Ruccello e Stefano
Tosi, avvenuta tragicamente per un incidente stradale nel settembre del 1986.
Quel testo diventò Frammenti di donna, versione teatrale de L'Amante di
Marguerite Duras che io scelsi per la straordinaria capacità della scrittrice
francese di attraversare , in prima persona e con intensa emotività , tutti gli
stati d'animo che nascono dal dolore per la perdita di una persona cara. La mia 'voce di dentro' fu la musica composta ed eseguita al pianoforte da Pappi
Corsicato, sette brani struggenti e minimalisti per ognuno dei sette frammenti
di donna, e sette furono le immagini in un abbagliante bianco e nero che Fabio
Donato creò per raccontare i sette sentimenti che venivano di volta in volta
vissuti in scena quasi a formare un immaginario album fotografico della
memori.Sono passati trentacinque anni da quei frammenti ed io continuo ad
essere stupita e catturata da Marguerite e dalla sua scrittura, un enorme corpo
narrativo dove i personaggi e le situazioni, gli eroi e le tragedie si muovono
fuori da ogni schema in una galassia spazio-temporale dove il fulcro necessario
è l'esistere e prima ancora, l'essere
Marguerite non è altro che un atto d'amore
Cristina Donadio