Questo progetto teatrale nasce dall'idea di portare sulla viva scena del palco la voce (e il corpo) narrante di un personaggio letterario, e successivamente televisivo, che negli anni ha conquistato un vasto pubblico di lettori e di spettatori.
Vincenzo Malinconico, l'avvocato d'insuccesso dalla carriera sgangherata e dalla vita sentimentale instabile (e forse proprio per questo gradita a un pubblico che non ama identificarsi con i vincenti, in fondo prevedibili e noiosi), affida il racconto delle sue storie - ma soprattutto del suo inciampare nelle complicazioni della vita comuni a noi tutti - alla macchina attoriale di un interprete capace come pochi di assimilare e rendere l'intima essenza di un personaggio letterario.
Massimiliano Gallo, già noto al grande pubblico per la sua attitudine ad attraversare cinema, teatro e televisione con una versatilità figlia di una lunga gavetta, fin dall'esordio della serie prodotta e trasmessa dalla prima rete televisiva nazionale ha incarnato con un senso dell'umorismo geneticamente napoletano l'attitudine filosofica e rigorosamente autodidatta di Malinconico, coniugando con leggerezza e musicalità l'indole al tempo stesso riflessiva e astratta, disorientata e confusa, adulta e infantile, di un uomo alle prese con le difficoltà del vivere, che con un senso del ricolo costantemente acceso sulla realtà (e soprattutto su se stesso) lotta col disagio di non sentirsi a suo agio nei ruoli che la vita gli assegna.
Perché non è facile sentirsi all'altezza dei vari compiti a cui le giornate ci chiamano, interpellandoci di volta in volta in veste di lavoratori, professionisti, genitori, coniugi, amanti, amici: le tante, complesse categorie della vita in cui dobbiamo reinventarci ogni volta, sottoponendoci a quegli esami del nostro stare al mondo che, come ci ha insegnato un maestro del teatro, non finiscono mai.
Il nostro spettacolo vedrà in scena, nella pienezza delle sue attitudini d'interprete, il solo Vincenzo Malinconico, che si abbandonerà, con il suo flusso narrante rimuginatorio, filosofico, irresistibilmente comico ma sempre votato alla riflessione (perché per far ridere davvero bisogna convincere, cioè parlare all'intelligenza dell'altro), a un lungo, confidenziale monologo con il pubblico, raccontandosi tematicamente.
Lo spettacolo si svolgerà su tre tronconi: professione, sentimenti, famiglia, i tre grandi campi di gioco su cui si svolge la partita della vita di noi tutti.
Uno spettacolo essenziale e coinvolgente dove letteratura e teatro s'incontrano, e che darà modo al pubblico di ritrovare, nella causticità fisica del palcoscenico, un personaggio dalla vita sgangherata e irrisolta che ci fa più ridere proprio quando la scopriamo improvvisamente simile alla nostra.
Note del protagonista/regista
Quello di Vincenzo Malinconico è un progetto a cui sono particolarmente legato e che ho voluto fortemente.
Malinconico l'ho amato, ascoltato; ci siamo fidati uno dell'altro, e finalmente l'ho indossato e vissuto.
È dunque un passaggio naturale portarlo in scena, grazie alla penna sopraffina di Diego De Silva e al mio senso dello spettacolo, dandogli corpo e anima.
Ora c'è da cucirgli un abito in cui stia comodo.
Una scena funzionale, un amico immaginario e cinque musicisti che gli faranno compagnia.
In video, gli interventi dei suoi amici, dei suoi amori, del suo complicatissimo mondo.
Sarà una regia amorevole, la mia, sperando di farvi conoscere Vincenzo per come io lo conosco.
Massimiliano Gallo