Per lunghi anni la familiarità del pubblico con la figura di Luigi Guida è stata limitata ad angusti contesti liturgici. Mentre il Maestro era ancora in vita le due raccolte dei Mystica godevano di una discreta notorietà e brani come Aurora e O Jesu mi dulcissime questultimo più volte inciso da Pavarotti sono entrati a far parte del repertorio liturgico condiviso, a costo di una progressiva corruzione del profilo musicale originario e di un radicale fraintendimento della produzione di Guida, che risulta ben più articolata e complessa di quanto possa sembrare, soprattutto alla luce dei recenti studi che hanno portato alla rivalutazione di materiali musicali inediti e ancora non classificati coerentemente, custoditi prevalentemente nel fondo dei Gesuiti di Napoli (poi trasferito a Roma) e tra le carte di familiari viventi o eredi di amici del Maestro. Il lavoro di sistemazione del fondo ha reso possibile nel 2020 la pubblicazione di un terzo volume di Mystica edito da Armelin, contenente anche musica a carattere popolare e celebrativo, connessa alla devozione dei santi e ad aspetti importanti della vita comunitaria dellIstituto Pontano alla Conocchia di Napoli o delle comunità parrocchiali campane e molisane frequentate dal Maestro.
Zlatomir Fung, violoncello
Richard Fu, pianoforte
Guido Alberto Fano - Andante sostenuto e Allegretto scherzoso
Giuseppe Martucci - Sonata in fa diesis minore op. 52 per violoncello e pianoforte
Justin Dello Joio - Due Per Due (2012) per violoncello e pianoforte, prima esecuzione italiana
Johannes Brahms - Sonata n. 2 in fa maggiore op. 99