
Per lunghi anni la familiarità del pubblico con la figura di Luigi Guida è stata limitata ad angusti contesti liturgici. Mentre il Maestro era ancora in vita le due raccolte dei Mystica godevano di una discreta notorietà e brani come Aurora e O Jesu mi dulcissime questultimo più volte inciso da Pavarotti sono entrati a far parte del repertorio liturgico condiviso, a costo di una progressiva corruzione del profilo musicale originario e di un radicale fraintendimento della produzione di Guida, che risulta ben più articolata e complessa di quanto possa sembrare, soprattutto alla luce dei recenti studi che hanno portato alla rivalutazione di materiali musicali inediti e ancora non classificati coerentemente, custoditi prevalentemente nel fondo dei Gesuiti di Napoli (poi trasferito a Roma) e tra le carte di familiari viventi o eredi di amici del Maestro. Il lavoro di sistemazione del fondo ha reso possibile nel 2020 la pubblicazione di un terzo volume di Mystica edito da Armelin, contenente anche musica a carattere popolare e celebrativo, connessa alla devozione dei santi e ad aspetti importanti della vita comunitaria dellIstituto Pontano alla Conocchia di Napoli o delle comunità parrocchiali campane e molisane frequentate dal Maestro.
Regia: Paolo Caiazzo
Autore: Paolo Caiazzo, Francesco Procopio