Due sorelle zitelle, offese da una
natura ingenerosa, trascorrono la propria esistenza in un continuo e
scoppiettante scambio di accuse reciproche. È in una piccola storica
merceria in un vicolo di Napoli, ormai circondata da empori cinesi e
fast food mediorientali, che Addolorata e Rosaria passano gran parte
della loro giornata, per poi tornare nel loro modesto, ma dignitoso
appartamento poco lontano. Una vita scandita dalla monotona, ma
rassicurante ripetizione degli avvenimenti. Addolorata, dopo una vita
condotta all'insegna del sacrificio e del risparmio, cui è stata
obbligata dalla sorella, vuole finalmente godersi la vita. Rosaria, che
ha fatto dell'avarizia e dell'accumulo il fine della propria esistenza,
non ha nessuna intenzione di intaccare il cospicuo conto bancario,
cresciuto esponenzialmente nel corso degli anni. Anche l'uso del
televisore, con conseguente consumo di energia elettrica, può generare
un diverbio.
Costrette a una
faticosa convivenza, le due 'signorine', ormai ben oltre l'età da
matrimonio, non possono neanche contare su una vita privata a distrarle
da quella familiare. Le poche notizie che gli giungono dal mondo
provengono dai pettegolezzi dei parenti o dai reality in televisione.
L'unico vero sfogo per Rosaria e Addolorata sembra essere il loro
continuo provocarsi a vicenda, a suon di esilaranti battibecchi senza
esclusione di colpi.
Rosaria
domina e Addolorata, a malincuore, subisce. Ma proprio quando le due
sorelle sembrano destinate a questo gioco delle parti, un inaspettato
incidente capovolgerà le loro sorti, offrendo finalmente ad Addolorata
l'occasione di mettere in atto una vendetta covata da troppi anni ...
Le
Signorine è una commedia che sa sfruttare abilmente la comicità che si
cela dietro al tragico quotidiano, soprattutto grazie a due formidabili
attrici del nostro teatro, che trasformano i litigi e le miserie delle
due sorelle, in occasioni continue di gag e di risate.
Nella
loro veracità napoletana, Rosaria e Addolorata sanno farci divertire e
commuovere, raccontando con grande ironia, gioie e dolori della vita
familiare. Un testo irriverente e poetico che ci ricorda come la
famiglia sia il luogo dove ci è permesso dare il peggio di noi, senza il
rischio di perdere i legami più importanti.