Giocare con le mani, con i colori, con le forme, con gli oggetti, con la luce, e poi comporre, smontare, ricomporre. Buttare tutto allaria e, come un giocoliere prendere tutto al volo, davanti agli occhi curiosi degli spettatori, per costruire nuovi giocattoli, forme colori. Come nella musica di Lepold Mozart anche la musica è un gioco: un rumore, un suono, un personaggio, un ... giocattolo.
Cosa troverà nelle sue tasche uno stralunato mimo giocoliere, cosa nascerà dai fogli di carta che cadono dal cielo in una strana pioggia colorata, e poi in una scatola quante sorprese scopriremo, e quali magie nasconde un cassetto o la porta della stanza di sogni?
Nella ricerca stilistica del Teatro dei colori, e anche in questo lavoro, lattore animatore interagisce con la terza dimensione e attraversa i materiali cromatici. Il corpo dellattore si muove in una comica e paradossale danza mimica con gli oggetti.
Leopold Mozart famoso musicista, e padre di Wolfang Amadeus Mozart (il padre del genio della musica) compose La Sinfonia dei giocattoli, che venne originariamente scritta come Fantasia per strumenti musicali. Nella sinfonia non vi sono solo strumenti musicali classici, ma effetti e rumoristiche, che si accostano ai vari personaggi e oggetti animati, utilizzando richiami per cucù e altri uccelli, triangoli, tamburi, trombe, legni, metalli, in una partitura atipica e gioiosa. In seguito la composizione venne rinominata come Sinfonia per bambini e venne attribuita a Joseph Haydn, ma altri studi attribuiscono la sinfonia anche a Edmund Angerer.
Base della partitura teatrale sono le composizioni di Sonia Delaunay, alla quale il Teatro vuole rendere omaggio.