La misura è anzitutto un pretesto per addomesticare il dolore, quello di Italo oramai rimasto vedovo. La ricerca diviene ben presto un'opportunità per comprendere sé stessi e per misurarsi con gli interrogativi che tengono l'uomo in equilibrio precario sul nulla. Il fascino di Italo sta nel eroismo disperato del proprio cimento, che gli fa trascendere i limiti dell'inconoscibile, relegando il tempo a uno squisito ruolo di comparsa.