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Torna la XXII edizione di Pomigliano Jazz anche quest'anno con un programma con grandi nomi. Tra i suoi protagonisti: 2 agosto Cimitile: Robert Glasper Experiment - 3 agosto Avella: Gregory Porter
Gregory Porter, il cantante che ha conquistato il mondo con i due album “Water” e “Be Good” arriva per la prima volta in Campania al festival Pomigliano Jazz, nel suggestivo scenario dell’Anfiteatro Romano di Avella, fresco vincitore ai Grammy Awards con l’ultimo lavoro discografico “Take me to the alley” (Blue Note), che si è imposto nella categoria “Best Vocal Jazz Album”.
Nato a Los Angeles, cresciuto a Bakersfield, con un’infanzia difficile, sostenuta però dalla passione per la musica e per la voce di Nat King Cole, Gregory Porter esordisce nel 2010 con il disco “Water” che gli valse la prima nomination ai Grammy come “Best Jazz Vocal”, fatto eccezionale per un disco d’esordio. Il successo arriva nel 2012 con il secondo album “Be Good”, con cui si aggiudica la seconda nomination ai Grammy, questa volta come “Best Traditional R&B Performance”. "Liquid Spirit", il suo terzo lavoro, segna la sua definitiva consacrazione tra i più interessanti vocalist della nuova generazione. Con una voce che sa essere carezzevole e decisa, calda e avvolgente, Porter è stato definito da Wynton Marsalis, con cui si esibisce spesso a New York, “un cantante fantastico”.
Reduce dai sold out alla Royal Albert Hall di Londra e all'Olympia di Parigi, ha trovato una sua via per portare il jazz al grande pubblico, grazie a un talento indiscutibile, una straordinaria voce baritonale e un'irresistibile carica comunicativa. Tra i nomi di coloro che Gregory Porter cita come propri punti di riferimento ci sono oltre a Nat King Cole anche Joe Williams e Donny Hathaway. Il suo stile vocale è stato plasmato dall’esempio di questi cantanti, ma la sua personale visione del mondo carica tutti i brani di una tale intensità emotiva da rendere ogni esecuzione estremamente potente ed unica.
Ensemble Prometeo
Dmitri Sostakovič - 5 pezzi
Alexander Arutiunian - Suite per Trio
Aram Khachaturian - Trio
Igor Stravinskij - Suite da Histoire du soldat