Ho optato per una drammaturgia poetica e viscerale al tempo stesso, che pone l'accento sì sulla figura del Plinio stoico, e studioso, ma il focus è incentrato su una sorta di sogno premonitore: l'incubo di una imminente catastrofe.
Da qui si interseca il rapporto con l'unica testimonianza della sua morte: il nipote ''Plinio il giovane''.
Plinio è magnificamente interpretato dallattore Rino Di Martino, un viaggio sospeso, in un luogo astratto come il tempo che fluisce ma diventa concreto grazie agli elementi che assumono dimensione tra sogno e respiro: acqua, fuoco, terra, aria.
Gli elementi non sono materia morta, immobile o astratta, ma diventano soggetti che agiscono, che sviluppano lopera, amplificano le emozioni e offrono punti di domanda e spunti di riflessione.
È un percorso d'amore con e verso la madre terra.