Questo l'incipit del manoscritto, nato da una passione non corrisposta dell'autrice francese.
Perché, dunque, non raccontarlo grazie alla messa in scena? ''Fuochi'' è una raccolta di scritti d'amore.
Un amore che si impone alla vittima come malattia e come vocazione. Un collage composto, come in uno stato di trance, che attinge al panorama della mitologia classica e della tradizione cristiana. Una serie di ritratti reduci da violente esperienze di vita. Da Clitemnestra a Saffo, da Maria Maddalena a Fedra, antico e moderno si fondono nella ricerca dellanimo umano messo al rogo dall'amore non ricambiato. Storie di donne, forse di qualche uomo, ma, in generale, di ''figure'', ormai mostruose, che sono state esseri umani, finiti, per violente ragioni comuni, all'Inferno, dove scontano le loro pene. Nello spaventoso luogo cui sarà introdotto il pubblico per incontrarle, giudicarle e, solo in remoti casi, aiutarle a trovare un riscatto. ''L'amore è un castigo. Veniamo puniti per non essere riusciti a rimanere soli''.