Titina De Filippo è una delle figure più importanti del teatro napoletano, ago della bilancia al centro delle ingombranti personalità dei fratelli Edoardo e Peppino. Dopo il ritiro dalle scene a causa del suo cuore malato, concentrò la sua creatività su altre arti, come la pittura e la poesia. Proprio da qui, dai suoi versi malinconici, nasce questo concerto, ideale continuazione della tradizione della canzone napoletana nata spesso dall'incontro di un poeta e di un musicista. Brunello Canessa, nipote della grande attrice scomparsa, musicò negli anni '90 una ventina di sue poesie, all'epoca raccolte in una compilation prodotta da Gino Aveta per le edizioni Curci nella quale ad interpretare i brani furono chiamati artisti del calibro di Lina Sastri, Ron, Eugenio Bennato, Pietra Montecorvino, Nino Buonocore, Lino Vairetti, Leopoldo Mastelloni, Riccardo Pazzaglia e, più recentemente, Fiorella Mannoia. In questo spettacolo Canessa, artista fra i più attivi della scena underground partenopea, fa di nuovo sua questa opera interpretando i brani dal vivo con alcune ''incursioni'' recitate per una sorta di concerto/racconto dedicato al mito di Titina.