Daria Paoletta, torna alla grande, con il suo spettacolo più bello, dedicato ai ragazzi. Servendosi solo di tre sedie e una cornice, ci regala un'ora pervasa da profumo d'infanzia, dove sempre le parole, collegandosi ai gesti, diventano immagini nitidissime, intrise di poetica sostanza in una storia, dove il bullismo fa capolino, per dire a noi, ma soprattutto ai ragazzi, che ciò che appare a volte non è come davvero è, basta solo vivere, gustando tutto ciò che la vita ci regala, senza pregiudizi. In classe, Lucia, è alle prese con l'arrivo di una nuova compagna cui per condizione economica ed estrazione sociale, sembra negata la possibilità di scegliere la propria vita e che, come spesso accade nelle dinamiche infantili ed adolescenziali, viene per questo emarginata e schernita. Esterina ha il corpo grande, le mani rovinate, parla in modo strano, ha il colletto del grembiule sempre stropicciato e indossa sempre gli stessi pantaloni... eppure dice di avere 100 vestiti nell'armadio.