
Giovanni Battista Columbro traversiere e direzione
Luigi Fontana clavicembalo
Sofia Ferri tiorba
Giacomo Biagi violoncello
Il fortunato incontro tra tradizione musicale napoletana e realtà musicale francese è da collocarsi allepoca del Re Sole. Nel 1704 a Parigi Michele Mascitti, da poco giunto in città, era considerato uno tra i più stimati musicisti della capitale. Giovanni Antonio Piani scrisse le più importanti sonate dellepoca, la sua opera I, stampata a Parigi nel 1712, fu dedicata addirittura a Ludovico Alessandro di Borbone conte di Tolosa, figlio del re Luigi XIV. Larmoniosa e solare vena melodica dei napoletani, e il loro non comune estro ritmico, conquistò la capitale francese e da quegli anni in poi la musica che si ascoltava nei salotti e nei concerti fu solo quella dei musicisti italiani. La presenza del Traversiere in luogo del più consueto violino non è da considerarsi una forzatura, ma una attenta riproposizione storica poiché a Parigi era lo strumento più alla moda, nelle partiture dellepoca ritroviamo molteplici esempi, in particolare proprio nelle sonate di G.A. Piani. Grazie ai violinisti napoletani losmosi tra violino e flauto ebbe proprio a Parigi il suo apice offrendo così, forse per la prima volta in Europa, lunione degli Stili.
La serata si rivelerà un pregiato florilegio di musica napoletana alla francese.