"Cera una volta
Tanto tempo fa
In un lontano paese
Una principessa
O forse era una bambola
Forse una bambina
Una ragazza
Insomma
cera una volta qualcuno
Perché cè sempre qualcuno
Se no, che storia sarebbe?!?"
Tre personaggi abitano la scena, tentano di comunicare: essere, esistere, accettarsi, essere accettati, vedersi, essere visti. Due i piani: lontano e vicino. Da lontano: una voce che narra, che spiega, che mette alla prova i personaggi, una voce adulta che interroga e, a volte, mette in difficoltà. Da vicino: i personaggi che in scena vibrano, dialogano, ballano, si incontrano; ognuno con un colore e con le proprie diversità. E in questo sovrapporsi di piani e diversi linguaggi quali danza, teatro, luci e colori, si mescolano insieme parola, gesto e scrittura creando un racconto che vorrebbe veicolare un semplice messaggio: perseguire i propri sogni e le proprie inclinazioni allontanandosi da schemi precostituiti e magari (perché no?) provando a romperli! Ecco la vera sVolta!
"Cera una volta...
Cera, sì, una volta.
Però adesso basta!
Ora
cè una svolta.
Perché questa volta
il finale lo decidi tu."