Enrico Pittaluga e Graziano Sirressi si alternano in un monologo comico a due voci che parte da un interrogativo fondamentale: può esistere un nuovo modello di società o l'unica via è il Capitalismo? Anzi Capitalism*, perché è un problema che riguarda tutt*.Lo spettacolo attraversa tentativi grotteschi di scardinare il sistema, per uscire dal tunnel in cui viviamo. Si viaggia nel tempo e nello spazio alla ricerca della felicità, cercando di conciliare la voglia di affermazione e l'identità, la fragilità e la competizione, il senso della vita e il senso di colpa, le citazioni motivazionali di Walt Disney e Karl Marx.
Il finale è una visione del futuro che vorremmo, un inno di speranza onirico e allucinato che mescola lo stile della Beat Generation a Martin Luther King.
L'incontro con lo spettatore vede gli attori nei panni di un terapeuta e contemporaneamente del suo paziente, un ibrido comico che pone domande e ipotizza risposte allo stesso tempo: quanto è profondo il nostro bisogno di affetto, successo e apprezzamento? Cosa c'entra un gin tonic con l'antica Grecia? Perché ci servono i poveri e i venditori ambulanti? Possiamo viaggiare sulle gobbe di un cammello attraverso la cruna di un ago, per aggiustare l'ascensore sociale?Si ride. Ci si affligge. Soprattutto si ride. Un po si sogna. Che è sano, e soprattutto è gratis!