A partire da un classico per l'infanzia, uno spettacolo sul tema della diversità/identità e dellintegrazione attraverso un linguaggio semplice ed evocativo.
La nascita e il rifiuto da parte della famiglia, la scuola e il bullismo, il mondo del lavoro, lamore che nasce improvvisamente e rapidamente può scomparire anche per cause esterne non riconducibili a noi, la caccia e poi la guerra come orrore inspiegabile agli occhi di chiunque, tappe di un mondo ostile, forse, ma che resterà tale solo sino a quando il nostro ''anatroccolo'' non sarà in grado di guardarsi negli occhi e accettarsi così come è, proprio come accade al piccolo anatroccolo della fiaba di Andersen che specchiandosi nel lago scopre la propria vera identità. Non bisogna nascondere le cicatrici accumulate nella vita, perché possono e devono invece diventare il nostro tesoro.