Che cos'è un'autobiografia? Quali sono le traiettorie che consentono di attraversare - nel tempo scenico di un dispositivo - una produzione artistica ventennale? Quali i dati reali, quali le finzioni. Cosa cè di vero e cosa viene falsato dalla memoria e dalla condizione performativa.
Tra performance e auto-documentario, lunico dato reale rimane il corpo dellartista, ostinatamente in scena, unico generatore di un proprio vocabolario, di ogni immaginario. Deposito organico.
Così Giovanna Velardi, rispondendo alla provocazione di Roberta Nicolai, espone sé e la propria storia artistica in frammenti di costrutti coreografici che nel flusso di una nuova narrazione mancano e falsano i propri significati.
Un tunnel nel privato, nel sotterraneo della memoria autoriale.